LE ORIGINI DELLA SORGENTE

Da una sorgente di origine etrusca sgorga l’acqua di Pillo producendo effetti speciali a livello enterico, inalatorio, dermatologico, idropinico, metabolico.

La sorgente di Pillo è conosciuta fin dai tempi antichi: si pensa fosse nota agli Etruschi in quanto limitrofa all’antica strada Salaiola che già in epoca preromana collegava le etrusche citta di Fiesole e Volterra.
Nel 1861 la sorgente era di proprietà del marchese Ludovico Incontri di Firenze, il quale aveva permesso sia la vendita che l’uso gratuito delle acque. Detta anche la Montecatini dei poveri per il concorso di tanta gente che trovava gran giovamento da quelle acque, ma anche per la totale assenza di ogni benchè minima struttura di supporto.

I primi documenti storici che confermano l’uso per scopi curativi dell’acqua di Pillo, risalgono ai primi anni del ‘900, anni in cui si hanno notizie certe di persone che facevano soste o si recavano di proposito presso questa sorgente. Molti sportivi dell’epoca erano a conoscenza delle straordinarie proprietà di questa particolare acqua e tra questi annoveriamo anche il grande Gino Bartali.

Per arrivare alla sorgente si può imboccare la viottola in discesa che da Pillo, giunge subito al Botro dell’Acqua Salsa o del Rio Sanguigno, affluente del Rio Sfondato detto anche Rio del Chianni; al di là del botro prima di giungere dalla viottola più a valle alle case Piazza di Siena e alla base di un collinetta, si trovano le quattro scaturigini individuate da altrettante venute di gas, che confluivano tutte in una unica vasca rettangolare della capacità di oltre 7.000 litri, che si riempiva in meno di un giorno.

Una volta i maremmani vi accorrevano in estate per curare le febbri malariche. Tutti gli studiosi che ne hanno fatta l’analisi sono concordi nel ritenere quest’acqua speciale, soprattutto grazie agli effetti che svolge a livello enterico, inalatorio, dermatologico, idropinico, metabolico. Una consuetudine consigliava di cominciare le cure alla luna di maggio.

L’acqua salsa di Pillo  può essere classificata come un’acqua salso-bromoiodica dalle straordinarie componenti organolettiche e chimiche. Ricca di Sali minerali, cloruro, bicarbonato, solfato, magnesiaca, acido carbonico libero, è idonea a curare patologie che interessano l’apparato respiratorio e gastrointestinale, attraverso terapie inalatorie e idropiniche.
Ristabilisce l’equilibrio, alleggerisce il respiro, leviga la pelle.

La sorgente minerale sgorga nel fondovalle del Rio Sanguigno, in località Pillo nel Comune di Gambassi Terme. L’acqua salsa di Pillo, dal punto di captazione, è inviata mediante alcune elettropompe e una condotta di distribuzione di lunghezza pari a 3,8 Km, allo stabilimento termale, ha una temperatura di 15° C, ed è quindi classificabile come “acqua termale fredda“.

Le acque che alimentano questa sorgente sono caratterizzate da una circolazione sotterranea. La concessione per “acqua minerale Pillo” è stata rilasciata nel 1964 dalla Provincia di Firenze ma la costruzione dello stabilimento termale risale al periodo 1978-1980.

STUDI SCIENTIFICI

Numerosi studi sono stati condotti in passato sull’acqua Salsa di Pillo, un’acqua ipotermale ad elevata mineralizzazione.

In questo lavoro vengono riportati i dati relativi alle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche che risalgono ad oltre un secolo fa e viene illustrato il percorso delle conoscenze in seguito all’attuale evoluzione delle tecniche analitiche.

PARCO BENESTARE

… anziché trasformare l’area sorgiva di Pillo «località aspra e desolata» in un luogo ameno e gradevole, nel 1964 il Comune di Gambassi, oggi Gambassi Terme, decise di captare la sorgente portandola accanto al bellissimo giardino comunale in confortevoli ambienti: nel 1974 nasce lo stabilimento termale della via francigena, immerso in un contesto naturalistico e paesaggistico unico intorno al quale a partire dal 2010 è stato inaugurato il Parco Benestare.

L’intera area del parco è inserita in un contesto culturale, naturale e paesaggistico di inestimabile valore. Colli, corsi di acqua, boschi, piccoli borghi, chiese e cascinali si alternano in un gioco infinito di rimandi che cambiano con l’avvicendarsi dei luoghi e delle stagioni.

All’interno di questo contesto emergono immagini di rara bellezza e punti di osservazione che consentono di godere di viste mozzafiato che hanno come sfondo la medievale San Gimignano e l’etrusca Volterra.

Il parco Benestare propone alcuni itinerari che consentono di entrare in contatto con le attrattive paesaggistiche del territorio: stratificazioni geominerari, ex miniere, formazioni geologiche uniche, ma soprattutto una serie di affioramenti di acqua e di vecchie fonti che permettono di avere un rapporto diretto con la natura.